IL FERRAGOSTO CHE VORREI. Ieri Pizzo era strapiena di gente.Spiagge affollate, Piazza della Repubblica con i tavolini tutti esauriti. Prenotare un pranzo o una cena nei locali di Pizzo se non impossibile certamente difficoltoso. Città pulita, aspetto decoroso, traffico difficile ma non impossibile. I problemi della spazzatura di Vibo Capoluogo, del mare sporco di Nicotera visti da Pizzo sembrano lontani mille miglia, anche se nella realtà sono molto vicini a Noi. Bene. Quindi tutti contenti e soddisfatti. Ebbene NO. Perchè tra pochissimi giorni tutto è finito e prima che ritorni di nuovo questo periodo di grazia i PIZZITANI devono aspettare un anno. “Volaru a ciej” dice un proverbio pizzitano. A questo punto è doveroso chiedersi se questo è il nostro destino oppure come la “maledizione di Gioacchino” si può fare qualche cosa.
Basta guardarsi in giro sollevando lo sguardo non verso chi sta peggio di noi, ma più in alto verso le vere località turistiche balneari. Ma siamo proprio sicuri che Taormina, Sorrento, Capri, ecc. sono nate direttamente al TOP oppure ci sono arrivate con impegno, sacrifici e tanto lavoro.
Pizzo, sono convinto, ha tutto quello che serve per raggiungere quelle mete. Ferragosto tutto l’anno. Questo è l’obiettivo che si dovrebbe porre qualunque Amministrazione Comunale, qualunque operatore economici e qualunque Associazione operante nel nostro territorio. Le Città turistiche lavorano tutto l’anno e non solo a Ferragosto. Con i proventi agostani le aziende sopravvivono appena e non c’è le fanno a creare risparmio ed investimenti che sono la vera ricchezza, ne tanto meno a creare posti di lavoro stabili che sono la vera ricchezza della Comunità. Questo progetto richiede il lavoro e l’impegno di tutti. Ognuno nel proprio piccolo deve dare il proprio contributo, la Direzione ed il Coordinamento di questo progetto spetta in primis al Sindaco ed a tutta l’Amministrazione Comunale. I quali anche se fanno, come a Pizzo stanno facendo in gran parte, devono essere sempre incoraggiati per migliorare quello che stanno facendo e stimolati con programmi, progetti, idee ed appelli per fare quello che non fanno e minacciati di bocciatura alle elezioni amministrative se non fanno niente o poco.
I Comuni oggi hanno pochissime risorse proprie da investire direttamente sul territorio, ma sono un potentissimo mezzo per convogliare sul territorio gli investimenti degli Enti Pubblici sovra comunali: Regione, Stato e Comunità Europea. Non solo ma hanno la grandissima responsabilità di creare le migliori possibili condizioni ottimali (il miele) sul proprio territorio per attirare gli investimenti privati. Ma non basta perchè anche i privati devono dare il proprio contributi organizzando eventi di grande risonanza durante tutto l’anno puntanto sui nostri punti di forza. Ad Altomonte organizzano più manifestazioni di quanti sono i giorni dell’anno. Guardandosi in giro gli spunti sono veramente numerosi. Da ultimo la Associazioni che si ricordano della loro esistenza solo ad Agosto. Si potrebbe iniziare con 1+1 e cioè un evento estivo ed un’altro evento tutto l’anno.
Pur rendendomi conto che le cose sono molto più complesse da come da me semplificate, pur tuttavia, da qualche parte si deve partire e queste mie considerazioni, sono convinto, potrebbero servire di spunto per una programmazione a medio lungo termine di sviluppo della nostra Comunità. Vincere una battaglia va bene, ma solo la vittoria della guerra da risultati solidi e duraturi. E Noi tutti per Noi ed i nostri figli siamo in guerra.
IL LIBRO D’ORO DEI VISITATORI