Alla Corte del Re Gioacchino ed in tutto il suo Regno frequenti erano le Feste organizzati dai Notabili del Regno. Il Re Gioacchino e la Regina Carolina erano appassionati ballerini ed alla loro Corte frequenti erano le occasioni nei quali venivano organizzate Feste di Ballo. A distanza di due secoli il Corpo di Ballo del Reale Gruppo storico Gioacchino Murat, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali, ha ritenuto culturalmente rilevante riscoprire anche questo aspetto del periodo storico napoleonico. In occasione dell’evento rievocativo ha offerto al Re una Festa di Ballo nella quale lo stesso ha avuto la possibilità di esibirsi e quindi divertirsi. Le danza ed i balli sono quelli tipici del periodo storico.
Di seguito uno scritto di Claudia Andolfi Responsabile e Creatrice del Corpo di Ballo.
Il gruppo di ballo,creatosi nell’ambito del “Reale Gruppo Storico Gioacchino Murat”, vuole riproporre la danza di società della prima metà dell’Ottocento, fenomeno assai diffuso ed appartenente in pieno alla tradizione europea, ma anche fenomeno limitato ad alcuni gruppi sociali: l’aristocrazia, il mondo delle corti, i colti e benestanti, la ricca borghesia. Le danze che vogliamo proporre venivano ballate, nel corso dell’Ottocento, in modo identico a Roma come a Parigi, a Palermo come a Londra.
Un ritorno al passato per recuperare una tradizione andata perduta nel corso del tempo. «La danza è sempre stata, fino dalle sue più lontane origini, espressione di cultura, di raffinatezza e di educazione… Fiorita dal ritmo dei movimenti e dal fascino della musica, la danza è un piacere quasi istintivo, e pare destinata ad esprimere la gioia della vita…».
Queste affermazioni si possono leggere in un volumetto dedicato alle danze di tradizione ottocentesca intitolato «Balli d’Ieri», Milano, Ulrico Hoepli,1914, scritto da uno dei maggiori maestri di danza del ‘900, G. Gavina.
Repertorio
Elenco delle danze che costituiscono il repertorio del Gruppo di Ballo .
Quadriglia francese. Nasce in Francia nella seconda metà del XVIII secolo da un’evoluzione del cotillon, danza complessa (quattro coppie si disponevano in quadrato ed eseguivano nove figurazioni diverse alternate da una figurazione che si ripeteva sempre uguale). La quadriglia, con le sue cinque figurazioni, fu quindi un modo di semplificare. E’ possibile pensare a questa danza come alla somma di cinque contraddanze diverse eseguite nella medesima disposizione e dalle stesse coppie. In effetti in diversi documenti dell’Ottocento troviamo che le singole parti dell’intera quadriglia vengono chiamate contraddanze. La Quadriglia Francese è probabilmente la prima quadriglia ad essere stata fissata con una sequenza precisa. Sin dal primo Ottocento troviamo riunite le sue cinque figurazioni – Pantalon, Eté, Poule, Pastourelle o Trenise, Finale. La Quadriglia Francese rimase per tutto l’Ottocento la quadriglia per eccellenza e le figure che componevano le sue varie parti erano danzate, con variazioni di poco conto, in tutta Europa.
Polonaise. Danza nazionale della Polonia, famosa per grazia, dignità ed eleganza. Inizialmente era una marcia trionfale, riservata ai soli uomini. Successivamente furono ammesse le dame, ed il ballo diventò una parata dove sfilavano solennemente le coppie, come in processione, secondo un ordine legato al rango sociale. La polonaise (nota anche come polacca) è conosciuta fin dal 1645. Il termine indica anche la musica su cui si effettua la danza.
Contraddanza. Forma di ballo popolare del XVII secolo originario della Gran Bretagna. La contraddanza, dall’inglese country-dance (danza di campagna), è un ballo spensierato, eseguito da una compagine di coppie che eseguono a turno una serie di figure. Lo schieramento dei partecipanti può avere due configurazioni: con le coppie disposte in due file parallele di uomini e donne, oppure in tondo, quando si balla in cerchio. Esistono inoltre disposizioni intermedie, con raggruppamenti di due, tre o quattro coppie. Molto spesso, la compagine principale è suddivisa in gruppi più piccoli, di due o tre coppie, alle quali si affida l’esecuzione delle figure. Al termine dell’intera sequenza di movimenti, la coppia di testa lascia il suo posto a un’altra e tutto il ciclo si ripete fino a che ogni coppia ha avuto la possibilità di occupare il primo posto. Benché fosse già conosciuta, la contraddanza apparve in una versione ufficiale, cioè scritta e pubblicata, per la prima volta in The English Dancing Master (1650-1728), opera del musicista inglese John Playford. Diffusasi nell’intera Europa e in America, la contraddanza si arricchì di passi più complessi dando origine a varianti come la francese cotillon e la quadriglia.
Circolo circasso. Ballo popolare molto diffuso in Francia e in Italia. È originario della Scozia (in particolare del Lanarkshire Meridionale) documentato a partire dalla fine del XIX secolo. Ora è diffuso e ballato nei balli folk in tutta l’Europa occidentale. È un ballo di cerchio a coppie.La danza si esegue su una musica in 2/4 o 6/8.
Foto di Giuseppe PAGNOTTA
IL LIBRO D’ORO DEI VISITATORI