La Calabria è stata fatta,come tutte le cose, dal Creatore il quale dopo averla creata la consegno’ ai Calabresi perchè attraverso le loro opere ne completassero la creazione e soprattutto la custodissero con amore e la valorizzassero per come merita. E quì cominciano i problemi perchè i Calabresi non ne hanno mai imbroccata una giusta ne ora e neanche nei tempi passati. Il potere è nelle mani dei politici, della grande industria e delle banche. Sarei curioso di sapere da Voi amici miei i nomi dei calabresi attuali che sono grandi politici, grandi industriali e grandi banchieri. Io purtroppo non ne conosco neanche uno. Quello che invece conosciamo tutti sono i nomi delle famiglie di ndrangheta, ed andiamo fieri dei movimenti briganteschi dei secoli passati. La maggior parte dei paesi dell’interno è quasi completamente abbandonata dalla popolazione che al lavoro dei campi preferisce l’inurbamento nelle grandi città o va alla ricerca di fortuna all’estero. Ora è il tempo delle nespole. Gli alberi di nespolo sono stracarichi ed ebbene sui mercati costano sempre sui tre euro perchè raccoglierle costa fatica che è bene la facciamo fare agli altri. Che poi sarebbero i neri, i bulgari e così via. Dobbiamo tutti rimboccarci le mani e fare quello che è possibile fare per la rinascita della Calabria. Ad esempio la stragrande maggioranza del territorio calabrese ormai è completamente abbandonato. Nessuno lo coltiva e nessuno si interessa perchè non è coltivato, salvo poi far venire i prodotti dell’agricoltura da tutte le parti del mondo. Eppure basterebbe una legge con la quale si prevedesse che i terreni non coltivati, ad esempio per cinque anni, tornassero in mano dello Stato che poi li potrebbe assegnare a tutti coloro che ne facessero richiesta, aiutandoli con sostanziosi contributi per l’avvio delle aziende agricole. E’ solo un esempio. Molto altro si potrebbe fare solo lo si volesse veramente.
IL LIBRO D’ORO DEI VISITATORI