ANTONINO ANILE
scienziato, poeta, mistico
nell’anno del Giubileo
Da Leoluca e da Amalia Tozzi il 20 novembre 1869 nacque a Pizzo Calabro Antonino Anile.
Il clima austero, fatto di sacrifici e di continue rinunce per le difficoltà economiche, ìncise profondamente nell’animo sensibile del giovane Antonino che era tutto intento ad assorbire le voci ed i colori policromi delle bellezze naturali del cielo limpido delle campagne solatie della sua Pizzo.
Frequentò le Scuole elementari nel suo paese natio e le scuole ginnasiali nel collegio Vittorio Emanuele a Napoli: completo il corso di studi liceali a Monteleone (oggi Vibo Valentia).
Conseguito il diploma di Maturità Classica. il padre lo iscrisse nella facoltà di Medicina presso l’Università di Napoli. Laureatosi a pieni voti divenne assistente di anatomia umana nella Cattedra del prof. Giovanni Antonelli di Napoli. Nel 1903 divenne libero docente di anatomia descrittiva e topografìa nel 1912 fu nominato titolare della Cattedra di anatomia artistica nell’Accademia di Belle Arti di Napoli, da dove poi passò all’insegnamento della stessa disciplina presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma. Nel mese di marzo deI 1911 si sposò a Parigi con Maria Pekle. donna di notevoli capacità intellettuali e spirituali. che divenne non solo la fedele compagna della sua vita, ma anche la collaboratrice diligente ed affettuosa delle sue numerose pubblicazioni. Il 1° dicembre 1919 fu eletto deputato del Partito Popolare nel collegio a suffragio proporzionale della Calabria: il 7 aprile 1921 le Camere furono sciolte e vennero indette nuove elezioni, alle quali Anile partecipò e fu rieletto deputato nel Ppi per la XXVI legislatura. che ebbe anche breve durata. Fu nominato sottosegretario alla Pubblica Istruzione dal 4 luglio al 26 febbraio 1922 e Ministro della Pubblica Istruzione dal 26 febbraio 1922 al 31 ottobre 1922 nei due ministeri presieduti da Luìgi Facta. Con l’avvento del fascismo si ritirò a vita privata e si dedicò all’insegnamento e alla professione di medico. Mori nel mese di settembre del 1943 in Abruzzo e fu sepolto nel piccolo cimitero di Rajano (provincia de L’Aquila).
Nel 1963 i familiari ottennero da Pio XII° la concessione di traslare i resti mortali di Antonino Anile a Pizzo Calabro. dove sono stati definitivamente sepolti in una nicchia della chiesa di San Giorgio.
IL LIBRO D’ORO DEI VISITATORI