Chiesa delle Grazie
Chiesa del Purgatorio e di Maria SS. delle Grazie,
detta dei “Morti” (Congrega) (1651)
Sulla facciata le sculture in ceramica di Giovanni Curatolo mentre tutto il complesso risale ai primi del settecento. E’ ricca di opere d’arte (Grillo, Zimatore, Aloi), stalli in noce massiccio e presenta una interessante tomba a cripta scoperta nel 1973-
Madonna delle Grazie o Madre della Divina Grazia o Maria SS. delle Grazie o Beata Vergine delle Grazie è un titolo tradizionale col quale la Chiesa cattolica venera Maria, madre di Gesù.
Il titolo va inteso sotto due aspetti:
Maria Santissima è colei che porta la Grazia per eccellenza, cioè suo figlio Gesù, quindi Lei è la “Madre della Divina Grazia”
Maria è colei che, intercedendo per noi presso Dio, fa sì che Egli ci conceda qualsiasi grazia: nella teologia cattolica si ritiene che nulla Dio neghi alla Santissima Vergine.
Specialmente il secondo aspetto è quello che ha fatto breccia nella devozione popolare: Maria appare come una madre amorosa che ottiene tutto ciò che gli uomini necessitano per l’eterna salvezza. Tale titolo nasce dall’episodio biblico noto come “Nozze di Cana”: è Maria che spinge Gesù a compiere il miracolo, e sprona i servi dicendo loro: “fate quello che Lui vi dirà”.
Lungo i secoli, moltissimi santi e poeti hanno richiamato la potente opera di intercessione che Maria opera tra l’uomo e Dio. Basti pensare a:
San Bernardo, che nel suo Memorare dice “non s’è mai udito che qualcuno sia ricorso a te e sia stato abbandonato”.
Dante nel XXXIII Canto del Paradiso[1] mette in bocca a San Bernardo una preghiera alla Vergine poi divenuta famosa:
« Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre. »
La Chiesa Cattolica celebra la festività della Madonna delle Grazie il 31 maggio, commemorando la Visitazione di Maria ad Elisabetta. Anticamente e in molte località ancora oggi la festa si svolgeva il lunedi in Albis, poi il il 2 luglio e ancora oggi, nella maggior parte delle località nelle quali è venerata la Madonna delle Grazie, la si continua a festeggiare in tale giorno. Per correttezza cronologica, la Sacra Congregazione dei Riti ha fissato la festa in tale data onde creare il nesso tra le ricorrenze evangeliche celebrate, nella loro consecuzione storica, l’Annunciazione il 25 marzo, la Visitazione il 31 maggio e la Natività di San Giovanni Battista il 24 giugno. In questo modo la Chiesa ha voluto completare il mese di maggio, consacrato dalla devozione popolare alla Vergine Maria.
L’onomastico lo si festeggia il 2 luglio e lo festeggiano le persone che portano il nome di: Grazia, Graziella, Maria Grazia, Grazia Maria, Graziana e Graziano.
LA CHIESA CURATA DEL PURGATORIO E IL CONTIGUO ORATORIO DELLA CONFRATERNITA DI MARIA SS. DELLE GRAZIE
In un cenno storico lasciato manoscritto dal canonico curato G. Riga, si legge: «La chiesa del Purgatorio fu fondata nell’anno 1651 dalla classe dei marinai e pescatori, allora numerosissima, la quale, con a capo, un procuratore…era costituita in una pia associazione, o Monte, a scopo religioso e di beneficenza. Il pio Monte, infatti, non solo provvedeva alla manutenzione degli arredi sacri della chiesa da esso eretta, dove ha ininterrottamente esercitato diritto di patronato, ma anche a tutti i bisogni del culto, ecc.. ed inoltre, nei riguardi della beneficienza, corrispondeva sussidi settimanali agli iscritti vecchi, inalati o comunque inabili al lavoro; concedeva assegni dotali; concorreva in altre forme al soccorso degli indigenti e necessitosi tra la classe di cui sopra. I fondi di cui disponeva il Monte, erano, costituite dalle contribuzioni dei marinai e dei pescatori in rapporto ai noli pel traffico coi velieri.. e dal prodotto che si ritraeva dalle varie specie di pesca. Degli statuti però non è rimasta traccia di sorta. Il Monte è stato sempre indicato sotto il titolo il Purgatorio; ma forse in origine fu intitolato alla SS. Trinità.
Anche la chiesa fu sempre denominata del Purgatorio, volgarmente detta dei Morti (poiché in essa il 2 Novembre si commemoravano i defunti con larga partecipazione di fedeli)… Poiché la chiesa sorgeva unita ad un lato al convento dei Pasqualini (ordine dei frati minori) oggi palazzo Tranquillo, essa nei primi tempi veniva officiata dai suddetti padri… Nella medesima chiesa rimonta ad epoca immemorabile, anche il culto a Maria SS. Assunta ed a S. Rocco, dei quali esiste il rispettivo simulacro, in entrambi lavoro antichissimo ed artistico. Scemata, però, da parecchi lustri la primiera importanza commerciale del paese, che una volta era il vero emporio dell’intera provincia di Catanzaro, perdutosi addirittura il cabotaggio che qui esercitavansi con numerosi velieri locali, venuta meno anche la pesca, andatasi assottigliando a mano a mano la classe dei marinai e dei pescatori, sia perché buona parte preferì navigare per le Americhe, trasferendosi, a siffatto scopo, ciascuno con la rispettiva famiglia a Genova; ne segui che per tutto complesso di circostanze, l’antica e provvida istituzione del Pio Monte ne rintese (1924) inevitabilmente un contraccolpo fatale.
Sin dal 1772, la chiesa è sede del Beneficio Parrocchiale di Rocca Angitola e quindi ne è rettore il Canonico Curato rivestito del beneficio suddetto…».
Il 20 aprile 1665 la bolla del Papa Alessando VII concedeva l’istituzione della Confraternita di Maria SS. delle Grazie mentre il 17 Novembre 1771 fu solennemente inaugurato il contiguo oratorio. Nella chiesa curata vi sono pregevoli dipinti dei pittori Grillo e Zimatore mentre l’attigua chiesa di Maria SS. delle Grazie è ricca di opere in pittura dell’artista Vibonese Brunetto Aloi. La festa della Madonna delle Grazie si svolgeva il 2 Luglio ma nel 1905, il rettore Riga, a devozione dello scampato pericolo per il terremoto la spostò all’8 settembre, data appunto in cui avvenne lo sconvolgimento tellurico.
Elenco dei rettori della chiesa del purgatorio e del beneficio parrocchiale della distrutta Rocca Angitola.
Dal 1796 al 1805 — Pasquale Malerba: prima della nomina era parroco di Rocca Angitola;
— dal 1806 al 1843 — Antonio Iannacci;
— dal 1853 al 1889 — Giuseppe Musolino;
— dal 1891 al 1902 — Nicola Cataldo; prima della nomina era parroco di Vazzano;
— dal 1903 al 1909 — Giuseppe Colace;
— dal 1910 al 1919 — Matteo Sardanelli, promosso poi arciprete di S. Giorgio;
— dal 1921 al 1948 — Giovanbattista Riga;
— dal 1948 — Giuseppe Macino Rettore in carica.
— Padri spirituali dall’Arciconfraternita di Maria SS. delle Grazie.
— Dal 1750 al 1751 — Francesco Musolino;
— dal 1757- al 1772 — Baldassarre Ascoli;
— dal 1772 al 1773 — Domenico Bernardo;
— dal 1773 al ? — giovanni Pellegrino;
— dal ? al 1821 — Lorenzo Melecrinis;
— dal 1843 al 1890 — Diego Iannaci;
— dal 1895 al 1898 — Carmelo Ranieli;
— dal 1898 al 1909 — Giuseppe Colace;
— dal 1910 al 1948 — Giovanbattista Riga, dal 1921 riconosciuto anche curato;
— dal 1948 — Giuseppe Macino, padre spirituale in carica.
Nel 1975, durante alcuni lavori di restauro, sprofondava parte del pavimento della sacrestia della chiesa delle Grazie ed appariva una fossa sotterranea di tumulazione molto singolare a pianta emicicla, con scala e numerose nicchie a parete con vasi su cui sono stati ritrovati seduti in posizione verticale, alcuni scheletri mantenuti da un gancio. Il pavimento della sala è in ottima ceramica secentesca mentre i vasi su cui venivano fatti scolare i cadaveri, comunicavano con un collettore di convogliamento.
IMMAGINI RIPRESE DA GIUSEPPE PAGNOTTA IL 8/1/2000