Thunnus thynnus (L.)
 
Cro.: Tunj crveni. Dan.: Tunfisk. Fra.: Thon rouge. Gre.: Tónnos. Ing.: Bluefin tuna. Nor.: Makrellistjørje, stjorje. Ola.: Tonijn. Por.: Atum rabilho. Spa.: Atœn (rojo). Ted.: Roter Thun.
 
NOMI DIALETTALI
La specie è conosciuta genericamente con il nome di Tonno. I nomi regionali citati in letteratura sono: Tun-nacchiòlu, Tunnu (Calabria); Tunnariellu, Tunnu (Campania); Pompilo, Tròmpia (Friuli Venezia Giulia); Tonn, TŸnnu (Liguria); Tunnariello, Tunnacchiu (Puglia); Tunnu, Tonnacchioli (Sicilia); Scampirru, Tunina (Sardegna); Tòn, Tonina (Veneto).
 
DOVE VIVE
Il Tonno è una specie pelagica, che vive in mare aperto a profondità anche superiori ai 500 m e che si sposta più vicino alla costa nelle stagioni calde.
 
COME VIVE
Thunnus thynnus predilige acque temperate e sub-tropicali ed è sensibile a cambiamenti termici e di salinità.Il Tonno rosso alterna periodi in cui vive in branco (fase gregaria) e periodi di relativo isolamento (fase erratica). La fase gregaria, che coincide con il periodo riproduttivo, è caratterizzata dall’aggregazione di gruppi consistenti sotto costa e dalla diminuzione dell’alimentazione. Nella fase erratica, i tonni si disperdono e spostano verso profondità maggiori, dove riprendono l’alimentazione. Il Tonno rosso è un veloce nuotatore e compie notevoli migrazioni, effettuando anche periodici spostamenti verticali ed orizzontali.
 
LA RIPRODUZIONE
Le aree di riproduzione sono il Mediterraneo e nel Golfo del Messico. I tonni rossi si riproducono sotto costa da giugno a metà di luglio. La prima maturità sessuale è raggiunta tra la fine del terzo ed il quarto anno di vita, ad una lunghezza di 90-95 cm (12-15 Kg di peso). Le uova (circa 1 mm di diametro) sono sferiche e con una goccia oleosa. Le larve nascono dopo 2 giorni e sono lunghe 3 mm.
 
COSA MANGIA
Il Tonno rosso si nutre di Plancton nella fase giovanile. Gli adulti mangiano Pesci, Molluschi (cefalopodi) e Crostacei pelagici.
 
COME RICONOSCERLA
Il Tonno rosso è un Pesce di una taglia notevole. Il corpo è robusto, particolarmente nella parte anteriore, fusiforme e leggermente compresso. La sezione trasversale è circolare. Il muso è prominente. La testa è grande, con occhi piccoli. La bocca, non molto ampia, ha sulle mascelle un’unica serie di piccoli denti conici, presenti anche sulle ossa interne del palato. Il corpo è coperto di piccole squame (più grandi nella parte anteriore del corpo, dietro la testa, chiamata corsaletto, e più piccole verso la coda). Le pinne dorsali sono nettamente separate. Dietro la pinna dorsale posteriore e la pinna anale sono presenti pinnule. Le pinne pettorali sono corte. Il peduncolo caudale ha, ai due lati, una carena centrale, bordata da due di minori dimensioni. E’ presente una piccola vescica natatoria. La colorazione è blu scura sul dorso, grigio-argentea sui fianchi. Le pinne sono grigie. Il giallo delle pinnule, bordate di nero, diventa più intenso nella stagione riproduttiva, in particolare nelle femmine. I giovani tonni hanno strisce verticali o macchiette argentee sui fianchi in serie.La lunghezza massima raggiunta è di circa 300 cm; il peso massimo rilevato è di più di 700 Kg. La durata massima della vita è circa 20 anni.
 
COME DISTINGUERLA DALLE SPECIE SIMILI
Il Tonno rosso può essere distinto dal Tonnetto (Euthynnus (Katsuwonus) pelamis, Euthynnus spp., Sarda sarda) per la separazione netta della pinne dorsali anteriore e posteriore (non netta in E. (K.) pelamis), per l’assenza di macchie scure tra le pinne pettorali e pelviche e per la presenza di squame (assenti in Euthynnus), per l’assenza di strisce scure longitudinali sul dorso (presenti in Sarda). T. thynnus può essere distinto da altre specie, anche non mediterranee, di Tonno (T. alalunga, T. albacares, T. maccoyi e T. obesus) per le pinne pettorali non molto allungate e per il colore (margine) della pinna caudale (bianco in T. alalunga), per la minore lunghezza negli individui più grandi della dorsale posteriore e della pinna anale (T. albacares), per la colorazione non gialla della carena mediana (T. maccoyi) e per la minore profondità del corpo (T. obesus).
 
DIFFUSIONE E PESCA
Il Tonno rosso è diffuso sia nell’Atlantico centrale (Mediterraneo incluso), che nel Pacifico. Secondo alcuni Autori, nelle aree mediterranea e atlantica, è presente una popolazione di individui che si riproduce nel Golfo del Messico ed una popolazione che si riproduce nel Mediterraneo, pur esistendo degli interscambi tra i due gruppi. Thunnus thynnus è catturato professionalmente nei nostri mari con reti a circuizione (chiamate tonnare volanti e che operano nel basso Tirreno sui riproduttori ed in Adriatico, Canale di Sicilia e Liguria sui giovanili), con le tradizionali tonnare fisse (Sicilia e Sardegna) e tonnarelle (Liguria), con ami (palangari e lenza singola). Notevole impatto sulla risorsa ha la pesca illegale alla traina di individui di 1 o 2 Kg. Il Tonno rosso nel 1986 e nel 1995 ha raggiunto rispettivamente il 19° ed il 24° posto della speciale classifica delle prime 50 specie prodotte in Italia. La produzione è passata dalle 7.576 tonnellate prodotte nel 1986, alle 5.195 tonnellate del 1995 (dati FAO, elaborazione ISMEA).
 
MERCATO
Il Tonno rosso è commercializzato fresco, congelato, sott’olio.
CONSUMO
Thunnus thynnus è stata pescato, conservato e commercializzato fin dall’antichità. Testimonianze di autori Greci e Romani e la sua effigie su mosaici, vasi e monete dell’epoca ne testimoniano l’importanza per i consumatori. Il filosofo e naturalista greco Aristotele ricorda come che già i Fenici pescavano e commercializzavano con i Cartaginesi il Tonno, conservato in vasi. Secondo alcuni Autori, le prime tonnare in Spagna e Portogallo risalgano all’epoca fenicia; altri Autori ne attribuiscono l’ideazione ai Greci. Il Tonno rosso è classificato come pesce semigrasso e discretamente digeribile. L’Istituto Nazionale della Nutrizione indica che 100 grammi di parte edibile (carni) di Thunnus thynnus fresco contengono 20.50 g di proteine, 0.56 g di carboidrati e un contenuto medio-basso in grassi (4.17 g); sono presenti inoltre un alto contenuto in vitamine e sali minerali: vitamina A (100 UI), complesso B (B1: 70 e B2: 160 mcg), Calcio (38 mg); Ferro (1.2 mg) e Fosforo (246 mg). Particolarmente apprezzate dai buongustai sono la “bottarga” (ovari) e la “ventresca” (masse muscolari delle regione addominale)
 
LA RICETTA
Proponiamo per il Tonno fresco un primo gustoso:
Linguine al sugo di ventresca
Per 4 persone
400 g di ventresca di Tonno rosso
1 cipolla tritata finemente
400 g di pomodori da sugo ben maturi
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 Kg di linguine
olio, sale, pepe, peperoncino q.b.
Tagliare la ventresca a listarelle. Mettere in una padella le cipolle con olio e peperoncino e soffriggere. Aggiungere le listarelle di tonno ed aspergere il tutto con vino bianco, lasciando evaporare. Aggiungere i pomodori a pezzi. Salare, pepare. Cuocere le linguine al dente e scolare. In una terrina aggiungere il sugo e servire.